Grecia 2015: Calcidica e Thasos

Siamo anche passati al Mercato Modiano per fare scorte di cibo e per visitarlo, in quanto consigliatissimo per acquisti. Anche qua abbiamo fatto bene: olive, pesce, olio, formaggi, vino .. solo una parte di quello che siamo riusciti ad acquistare (e a far stare nei furgoni…!!) …
Da Salonicco poi, ci siamo diretti finalmente verso la penisola Calcidica, la vera meta del viaggio. Vi sono tre “dita”, di cui la prima è quella più turisticamente sfruttata (e noi l’abbiamo proprio saltata), Kassandra, la seconda che è quella più intatta, Sithonia, e poi c’è la parte con il monte Athos, dove però è vietato l’ingresso(se non con permessi speciali per soli uomini tra l’altro).
Qui abbiamo girato, ci siamo spostati di continuo, non abbiamo mai dormito nello stesso posto per due notti consecutive.. Insomma ce la siamo gustata, l’acqua sembrava davvero quella dei Caraibi, il contrasto tra il verde della vegetazione e il mare è stato il fattore costante di quei giorni stupendi … Che nessuno di noi credo dimenticherà … anche perché con i furgoni stavolta siamo riusciti ad avvicinarci all’acqua come mai in passato ero riuscito a fare …

Risalendo verso nord abbiamo salutato l’equipaggio che era stato con noi per la prima parte del viaggio (grazie Gino & Friends!!), e abbiamo proseguito da soli, verso la Turchia, abbandonando la Calcidica. Abbiamo fatto sosta a Kavala (ad Est di Salonicco, sulla rotta per Istambul) dove abbiamo visto con i nostri occhi cosa si intende per “emergenza migranti” (… e non sono stati bei momenti …). In ogni caso la città ha delle rovine del periodo bizantino (come la rocca che domina la città e un acquedotto di origine romane) che meritano una visita ma poco altro ..

Con un piccolo traghetto da Keramoti poi, siamo sbarcati a Thasos, una piccola isoletta, poco turistica, dal diametro di circa di 100 km, dunque perfetta per riposarci un po’, dopo i continui spostamenti degli ultimi giorni. La maggior parte della gente che vediamo è bulgara o serba, ma sono davvero pochi e la stagione pian piano volge al termine anche qua. Giriamo tutta l’isola che, chiaramente, non può avere lo stesso fascino delle spiagge in Calcidica, ma non ci possiamo lamentare, anzi … Finalmente un po’ fermi, ad assaporare le prelibatezze del luogo (consigliatissimo il polpo alla griglia … !!), e ad apprezzare il sonno in spiaggia …

Con i giorni che inesorabilmente cominciavano a mancare, inizia per noi un lento e graduale rientro. Prima con i traghetto, con il quale rientriamo a Kavala, e poi con un passaggio di nuovo a Salonicco, che però stavolta soltanto sfioriamo in autostrada. Decidiamo di rientrare verso Igoumenitsa con il percorso più lungo, ovvero quello che passa per l’interno, verso le montagne. Abbiamo ancora qualche giorno e decidiamo di sfruttarlo con un percorso diverso da quello dell’andata che ci permetta di visitare altri luoghi meravigliosi.
Seguendo le indicazioni ricevute dalla guida, optiamo per attraversare il Parco del Pindo, zona selvaggia e poco battuta dai soliti percorsi. Quindi da Salonicco saliamo e passiamo per Edessa, nota per le sue cascate e per il suo centro, vivo e pieno di gente.

Per la sera, decidiamo di andare a mangiare in una taverna (ovviamente …), e facciamo le solite conoscenze che si fanno in viaggio .. Due ragazzi italiani (i primi in 15 gg che incontriamo) assieme al papa’, in viaggio con tre bici da Tirana ad Istambul … Fortunati, dico loro, con il papa’ in grande forma a fare da “mamma chioccia” .. La riprova che tutto è possibile, si può viaggiare in tanti modi, ma le esperienze vere si fanno così … Serata passata a chiacchierare di tappe fatte, di chilometri al giorno, di bagagli da portare (loro ne avevano davvero pochi …), ma anche di casa nostra e delle “nostre cose” da italiani …
Da Edessa proseguiamo per Kastoria, sul lago omonimo, famosa per essere centro del commercio di pelli. Visitiamo anche qui il mercato e poi proseguiamo per arrivare nel tardo pomeriggio in un’altra tra le zone più suggestive ed affascinanti dell’intero viaggio, Zagorìa. Attraverso paesaggi di alta montagna, senza vedere anima viva per chilometri (se non pecore, mucche e qualche pastore ogni tanto …) arriviamo infine a Mondedndri.

Dormiamo in libera in un parcheggio e intorno a noi, sentiamo da subito una nuova atmosfera rispetto ai giorni passati … Siamo in montagna e si sente, soprattutto dal silenzio che ci circonda … Al mattino lo spettacolo è da cartolina: una giornata tersa e limpidissima, e da contrasto tutto il verde del Parco intorno a noi!! Davvero un emozione: non si vedono strade, non ci sono rumori, tutto è scandito dal ritmo della natura. Visitiamo una mostra fotografica (stupenda, con foto della Grecia dai primi del 900 ad oggi) e un monastero vicino al paesino. Rimaniamo a bocca aperta …