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Islanda '09
Siamo di nuovo sulla F26, direzione Nord.
Ora, per poter dire che facciamo rifornimento, potrei semplicemente e concisamente scrivere: "facciamo benzina a Hrauneyjar", ma purtroppo la più banale delle operazioni in Islanda può diventare un'interminabile sofferenza psichica che mina i nervi...e quindi...
Arrivo al distributore, ovviamente self service, ovviamente non accetta contanti (come in tutta l'Islanda) seguo le chiarissssime(?) spiegazioni in Islandese, ma sembra non accettare la mia carta di credito, diluvia, non c'è tettoia, c'è un vento demoniaco che mi ribalta le palpebre, dopo vari e vani tentativi (provo anche la tessera Coop...) faccio per entrare nell'edificio del gestore, azzz! bisogna togliersi le scarpe, le tolgo, "sorri, per il benzinaro?" "the other side", mi rimetto le scarpe vado all'altro side, mi ritolgo le scarpe, "sorri, ior distributor sputed mai creditcard: che volemo fà ?", schiaccia due pulsanti, mi fa: "try now", marimetto le scarpe, arivado alla pompa, aritry e gnente! passo davanti a Manuela che nel frattempo si è appisolata, maritolgo le scarpe, entro: "nothing! posso pagare in contanti?" e l'islandico orripilato dalla folle richiesta: "NOOOO!!!" e mi assicura che in cassa la mia carta funziona, "pliis, lasc here your credit card e aritry" (non è che parlasse meglio di me...), lascio la carta a mò di pegno e affaticato marimettolescarpearivadoallapompaaritry e finalmente il prezioso liquido sgorga zampillando dissetando l'ingorda Giraffa! sono esausto! mi trascino nel fango alla cassa (certo che le ho tolte le scarpe!!!), con aria serafica il tipo mi chiede di aspettare cinque minuti che deve prendere un'ordinazione ad un tavolo della caffetteria, ansimo, aspetto, quando torna mi sorride: "your creditcard is not accepted" "MALIMORTA...delli tuoi! è un'ora che te lo dico! e mmò? co' cche tte pago? con una bottiglia di Montepulciano d'Abruzzo?", fa innumerevoli telefonate, una penso al Sig. Shell in persona e alla fine accetta (maneggiandoli con un pò di disgusto) i miei sporchi contanti!
"Si you leter!"
"Mancomorto!"
Distrutto dalla fatica, mi arrampico strisciando sul sedile di guida e ripartiamo.
F228 per Veidivotn: un luogo bellissimo e per arrivarci si attraversa uno scuro deserto; la Giraffa scivola dolcemente verso un orizzonte cupo: sotto le ruote sabbia nera come la pece e sopra le nostre teste, una coltre di scure nuvole gonfie di rabbia e pioggia.
In alcuni tratti lo strato nero è rischiarato da innumerevoli sassi di chiara pietra pomice:
Passiamo un paio di guadi piuttosto ampi, che preventivamente ho sondato a piedi rischiando il distacco repentino degli arti inferiori per surgelazione istantanea....
E poi all'improvviso, come continuamente accade in Islanda, c'è il colpo di teatro! e dietro una collina appare una specie di parco giochi acquatico: decine di laghetti riempiono decine di crateri più o meno grandi, spunta persino della vegetazione ed è di un verde quasi fosforescente.
Facciamo un ampio giro della zona, non incontriamo alcun turista, solo qualche islandese a pesca; siamo poco distanti dal frequentatissimo Landmannalaugar eppure ci sentiamo dei pionieri, mah...lo trovo strano perchè è un luogo quasi magico ma per nulla pubblicizzato e ignorato da molte guide.
Al ritorno incontriamo un gruppetto di enduristi islandesi che se la godono sulla pista di sabbia; non male, come uscita domenicale, andare a spasso nel deserto dietro casa!
segue...
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Quasi scontato, no, in islanda, ma non altrettanto scontato è che siete stati anche molto coraggiosi.
Posti desolati e distributori a centinaia di kilometri di distanza, figurati meccanici..
E infatti questo mi incuriosisce. Apparte le modifiche fatte per i percorsi fuoristrada (lo snorkel e le altre cose che diceva gioy), che manuntenzione speciale hai fatto?
Lo hai portato da Eddy? Quanto hai speso per rimetterlo 'a nuovo'?
Ed eventualmente che pezzi di ricambio ti sei portato dietro?
Poi immagino che hai ottimizzato anche la coibentazione del mezzo? o no? Ma dormivate con il riascaldamento accesso tutta la notte?
Che solo a vedere le foto mi vengono i brividi di freddo..
E al riguardo complimenti, davvero belle. Che macchinetta hai usato?
Quest'ultima del camping di Olasvik è splendida, sembra fatta da dietro un vetro ma non è possibile per i soggetti così bassi. Qual'è il mistero?

P.s. Bellissime anche le Faer Øer islands!!!
VW 253 California del 1989 - 2100 DJ benz/gpl catalizzato raffreddato ad acqua
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woffo ha scritto: Che magnifico viaggio.
Quasi scontato, no, in islanda, ma non altrettanto scontato è che siete stati anche molto coraggiosi.
Posti desolati e distributori a centinaia di kilometri di distanza, figurati meccanici..
E infatti questo mi incuriosisce. Apparte le modifiche fatte per i percorsi fuoristrada (lo snorkel e le altre cose che diceva gioy), che manuntenzione speciale hai fatto?
Lo hai portato da Eddy? Quanto hai speso per rimetterlo 'a nuovo'?
Ed eventualmente che pezzi di ricambio ti sei portato dietro?
Poi immagino che hai ottimizzato anche la coibentazione del mezzo? o no? Ma dormivate con il riascaldamento accesso tutta la notte?
Che solo a vedere le foto mi vengono i brividi di freddo..
E al riguardo complimenti, davvero belle. Che macchinetta hai usato?
Quest'ultima del camping di Olasvik è splendida, sembra fatta da dietro un vetro ma non è possibile per i soggetti così bassi. Qual'è il mistero?:
P.s. Bellissime anche le Faer Øer islands!!!
Grazie Woffo!
Dunque, rispondo alle tue tante domande:
-nessuna manutenzione speciale per la Giraffa, che effettivamente gode di ottima salute! sostituita appena prima di partire la frizione, qualche paraolio in via precauzionale, tagliando normale (filtri, olii, sostituz. liquido raffreddamento);
-in Islanda i meccanici sono effettivamente una chimera... e quindi qualche ricambio me lo sono portato, ma roba da poco: pompa acqua, pompa benzina, cuffie giunti, cinghia servizi, candele, filtro aria, due ruote di scorta, tubi e tubetti vari, fili e filucci vari.
Oltre a: compressore professionale d'aria a 12V; binda; kit riparazione tubeless; inverter 12V-220V; trapano, chiavi e attrezzi vari; fune da 30mt, strop da 3mt, grilli vari; 2 taniche benzina da 20lt l'una sempre piene; 5kg d'olio motore, e 5 di antigelo e acqua demineralizzata;
-scorta d'acqua totale di 70lt, serbatoio supplementare acque grigie; 2 bombole gas da 10Kg;
Approfitto anche per una descrizione sommaria degli accorgimenti-modifiche apportate insieme al mio grande meccanico:
-snorkel aspirazione: a differenza delle altre motorizzazioni per il 1.9 non era previsto e così ora aspira aria fresca dalla presa d'aria, quella nera in alto a dx. dietro all'ultimo vetro; utilità : INDISPENSABILE!
-snorkel marmitta: la mia grande paura era di rimanere fermo in mezzo ad un fiume col motore che si spegne, causa aqcua in qualche componente elettrico; la cosa non sarebbe grave se non per il fatto che a motore spento, con più 60-70cm d'acqua, questa potrebbe risalire lungo la marmitta e finire in un cilindro; al successivo tentativo di riavvio si tenterebbe di comprimere l'acqua (incomprimibile) facendo un macello su cilindro, pistone, biella, ecc..! e così abbiamo creato una prolunga da avvitare solo all'occorrenza al terminale della mamitta (modificato ad hoc); il terminale purtroppo si è strappato via, e così la prolunga l'ho montata solo prima di questo "incidente" quindi giudizio sull'utilità sospeso, ma quando gliene ho parlato al meccanico ha esclamato: "geniale!";
-verricello elettrico: per fortuna mai usato! sempre nell'evenienza di arresto in un guado, sarebbe dovuto servirmi per tirarmi fuori da solo, in caso non ci fosse un'anima pia nei paraggi....; data l'assoluta mancanza di alberi a cui attacarsi, mi ero portato un'ancora da barca (per i marinai, era una Danforth) da incastrare sulla riva, tra sabbia e rocce, e un paio di paletti di ferro da piantare nel terreno con una mazza 5 Kg; il verricello tra i boschi appenninici mi ha salvato più di una volta...; la particolarità dell'installazione è che è amovibile (in Italia lo tengo dentro) e si può montare anche dietro, utile nel caso si debba tornare indietro per uscire da una situazione difficile; MOLTO UTILE
-prolunga sfiati cambio e differenziali: per evitare entrasse acqua in questi organi con conseguenze immaginabili; direi INDISPENSABILE (modifica consigliatami dal grande Paolinox)
-interruttore ventola radiatore: nel senso che prima di un guado alto, per precauzione posso escluderla: se si azionasse in acqua, la pale andrebbero sicuramente in frantumi! UTILE per i guadi profondi;
-sigillatura (provvisoria) griglie e buchi di aerazione sul pavimento: INDISPENSABILE!
-barra fari di profondità : solo una tamarrata! una caduta di stile...di cui sono fiero!
-la coibentazione non l'ho modificata; abbiamo sempre dormito nei letti del tetto che è molto ben isolato, anche se con quel ventaccio qualche spiffero dalle finestre entrava, comunque sarà lo spazio angusto, ma si creava un microclima accettabilissimo e così la stufa si accendeva di rado; sotto invece faceva un bel freschetto! avessimo dormito nei letti di sotto avremmo dovuto usare almeno il doppio il riscaldamento!
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National Geographic? Magaaaaaari! Ogni volta resto a bocca aperta con le loro foto!
Per scattare ho usato quasi sempre una non recentissima Fuji s9600, che è una cosiddetta "bridge", cioè una compattona molto evoluta, ma non una reflex (a cui tendo...).
Scatti sempre effettuati in manuale.
E addirittura qualche foto l'ho scattata con la mia vecchia e amata Fuji E550, una anziana compattina che continua a stupirmi, con la sua possibilità di scattare anche in RAW e in modalità completamente manuale
@ woffo: La foto del tramonto al campeggio di Olasvik l'ho fatta sdraiandomi tra le fratte, a fuoco su alcune piante e il resto sfocato; il vento ha fatto il resto...
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Sinapsi ha scritto: Grazie Raffo ..
con questo racconto e queste incredibili foto mi sembra come se fossi stato anch'io in Islanda con voi ...
lo faremo, lo faremo: sento che un giorno la nave Norrona accompagnerà lassù un nutrito gruppetto di mattacchioni a bordo di scoppiettanti scatolette colorate!
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